COLORAZIONE VEGETALE…CIOÈ?
Molte sono oggi le donne che arrivano in salone consapevoli di trovare il colore vegetale…. ma cos’è esattamente?
Quando parliamo di colore vegetale possiamo dire che è un colore green, naturale 100%, di origine vegetale, che viene realizzato attraverso l’utilizzo di Piante e acqua.
Esistono piante chiamate “tintorie”, di cui si utilizzano alcune loro parti per colorare (foglie, corteccia, radici, fiori, bacche, resine, radici ecc..) in alcune piante come la lawsonia, per esempio, troviamo delle molecole tintorie in grado di legarsi come magneti al capello e attraverso l’abbinamento ad altre piante tintorie, la tecnica e la conoscenza delle piante si riesce a colorare ricreando tutto il cerchio cromatico fino a coprire perfettamente i capelli bianchi.
In questo momento il mercato del green e del naturale è in piena crescita, le Erbe Tintorie e gli Henné sapientemente miscelate dai Coloristi Vegetali permettono di realizzare colori brillanti coprendo i capelli bianchi al 100%, mantenendo i capelli sani perché i pigmenti che sviluppano le piante non penetrano all’interno del capello ma lo avvolgono come se fosse un vestito che li protegge e li rinforza preservandone l’aspetto e l’elasticità naturale, il capello rimane così intatto.
Oggi si parla molto di colorazione vegetale, molte sono le aziende e le multinazionali che propongono colorazioni vegetali, ma spesso sono vegetali solo al 90/95% perché hanno in aggiunta pigmenti chimici sintetici o peggio picramati.
La domanda mi sorge spontanea: “qual è il senso di utilizzare e proporre un colore green se poi quello che si fa è un ibrido?” Sicuramente non si può definire colore vegetale e tanto meno green, ancor meno Bio a causa delle certificazioni.
Questo succede perchè molte aziende che vedono esclusivamente il business, così facendo cercano di semplificare l’utilizzo delle piante tintorie ai parrucchieri e piuttosto che proporre alle loro clienti uno pseudo colore vegetale, dovrebbero prendere coscienza e capire che per utilizzare le piante tintorie non esistono scorciatoie, bisogna avere la giusta conoscenza e le competenze adatte e se non le si possiede bisogna formarsi e capire il rischio che si corre a proporre un colore vegetale come naturale, poichè se per caso dovesse arrivare una cliente allergica agli spolverati, quest’ultima potrebbe risentirne negativamente. Occorre quindi essere persone responsabili ed eticamente corrette, ma soprattutto bisogna saper leggere l’INCI dei vari prodotti.
“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso”.